Sui modelli di rapporto di controllo di efficienza energetica devono essere annotate, nel campo osservazioni, le manutenzioni effettuate, e nei campi raccomandazioni e
prescrizioni quelle da effettuare per consentire l’utilizzo sicuro dell’impianto. Sullo stesso modello il manutentore riporterà la data prevista per il successivo
intervento.
All’esito dei controlli e della eventuale manutenzione il tecnico deve redigere e sottoscrivere un rapporto di controllo tecnico
In affitto: chi paga la manutenzione della caldaia
In caso di appartamento in affitto tutti i costi ineren ti alla manutenzione della caldaia spettano all’inquilino. È sempre su quest’ultimo che grava il compito della
conservazione del libretto della caldaia. Il contratto di locazione può prevedere una diversa ripartizione degli oneri. Sul punto leggi l’approfondimento: Affitto e
caldaia.
Il libretto di impianto
Ogni caldaia deve essere munita di un “Libretto di impianto per la climatizzazione”. Il modello da usare è quello previsto dal D.M. 10/02/2014 che sostituisce i
preesistenti modelli di libretto di impianto e libretto di centrale e comprende anche gli impianti di condizionamento, finora esenti da tale adempimento.
L’installatore, cui compete la prima compilazione del libretto per i nuovi impianti, o il responsabile dell’impianto, per gli impianti esistenti, provvede a compilare
soltanto le schede pertinenti al caso e nel numero necessario a descrivere tutti i componenti dell’impianto termico.
Per gli impianti esistenti la compilazione del nuovo libretto, a cura del responsabile dell’impianto, va fatta in occasione e con la gradualità dei controlli periodici
di efficienza energetica.
Il libretto della caldaia è la carta d’identità dell’impianto di riscaldamento, lo segue dalla prima accensione a fine servizio e successiva demolizione; registra
tutte le modifiche, sostituzioni di apparecchi e componenti, interventi di manutenzione e di controllo, valori di rendimento nel corso della vita utile, cambi di
proprietà. Ogni volta che viene eseguita la manutenzione, il tecnico deve aggiornare il libretto caldaia che il proprietario dell’immobile deve conservare ed esibire
in caso di controlli del Comune insieme alle fatture ricevute. Diversamente scattano sanzioni da 500 a 3mila euro. Il libretto va compilato per la prima volta
dall’installatore, all’atto della messa in funzione
Poi viene aggiornato dal responsabile dell’impianto (cioè il singolo cittadino o, in condominio, dall’amministratore o da una ditta terza da questi
delegato) o dal manutentore.
Sia per le nuove che per le vecchie caldaia è stato predisposto un nuovo libretto secondo uno standard ministeriale. In caso di possesso di vecchio libretto, questo
non va buttato ma conservato in modo da essere esibito in caso di controlli. Il nuovo libretto è scaricabile dal sito del ministero dello Sviluppo Economico
(www.mise.gov.it) per la compilazione manuale.
Controllo dei fumi